L’informatizzazione ha stravolto il modo di comunicare: una mutazione irreversibile coinvolge anche lo stile e la sostanza stessa del giornalismo.
Chi vuole gestire un corso di studi sul giornalismo deve avere l’esperienza e la lungimiranza che gli permettono di capire che cosa potrà conservare e che cosa dovrà innovare per rimanere nel mercato turbolento dell’informazione e fornire agli allievi indicazioni molto precise, obiettive e mirate.
Negli ultimi dieci anni le vendite dei quotidiani sono calate in media dell’80%.
In compenso si assiste a show televisivi di editorialisti e direttori che cercano di difendere le loro testate e nello stesso tempo evitano di prendere le distanze dai social.
I nuovi lettori sono disposti a leggere poco; non interessati alla cultura, ma attratti dall’idea di diventare piccoli influencer essi riprendono e rilanciando le stesse tinte nette degli scritti che li hanno colpiti.
In questo modo si forma una massa scintillante di paillette che si contrappone a un’élite vera, esistente, ma sempre più marginale.
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