Il manoscritto che non doveva esistere: Kafka e la sua eredità proibita
Franz Kafka chiese espressamente all’amico Max Brod di bruciare tutti i suoi manoscritti dopo la morte. Brod disobbedì, salvando opere fondamentali come Il processo e Il castello. Quei testi, oggi considerati capolavori della letteratura del Novecento, rischiavano di andare perduti per sempre. Ma la storia non finisce lì: per decenni altri scritti inediti di Kafka sono rimasti nascosti in biblioteche private o nel caveau di una banca svizzera, al centro di una lunga disputa legale tra lo Stato israeliano e gli eredi del segretario di Brod.
Il quaderno dimenticato: Pavese e le pagine dell’addio
Nel 1950, poco prima della sua morte, Cesare Pavese scriveva gli ultimi appunti sul diario che sarebbe poi diventato Il mestiere di vivere. Ma negli anni successivi comparvero altre pagine, annotate su quaderni separati e dimenticati tra le carte dell’autore. Alcuni di questi scritti, ritrovati solo decenni dopo, gettano una luce diversa sulla sua ultima estate e sul tormento che precedette il suicidio. Un diario disperso che oggi viene studiato come parte integrante della sua opera letteraria.
Libri perduti per sempre: quando la pubblicazione non arriva mai
Non tutti i manoscritti hanno la fortuna di vedere la luce. La storia editoriale è piena di opere rimaste nel cassetto, bocciate dagli editori o dimenticate dagli stessi autori. Si racconta, ad esempio, che Emily Dickinson abbia lasciato centinaia di poesie mai pubblicate in vita, affidandole a foglietti sparsi, ritrovati solo dopo la sua morte. Alcune furono pubblicate anni dopo, ma molte restano ancora oggi inedite, custodite tra le pieghe del tempo e della carta.
Archivi misteriosi e ritrovamenti fortunati
A volte è il caso, o un archivista curioso, a riportare in vita un testo creduto perduto. Nel 2015, in un piccolo archivio italiano, fu ritrovata una lettera inedita di Elsa Morante, che gettava nuova luce sulla genesi di L’isola di Arturo. Altri ritrovamenti hanno coinvolto testi giovanili di Italo Calvino, o una sceneggiatura mai realizzata di Pier Paolo Pasolini. Ogni volta, la riscoperta di un manoscritto riapre interrogativi, emozioni e nuove strade di lettura.