Maurizio Crema e la voglia di avventura di tre giovani ragazzi porta il vento della libertà nei cuori dei suoi lettori
di Marica Servolini
La scuola è finita, la voglia di avventura è tanta: Silvia, Alvise e Daniele hanno un piano per girare il mondo. Così inizia la storia di Naviganti di Frodo, il nuovo libro di Maurizio Crema che parla di fuga verso la libertà e azione. I tre ragazzi veneziani hanno le idee chiare: arrivare in Dalmazia come i marinai del Settecento, aiutati dal vento e dallo spirito di gruppo. Per affrontare l’Adriatico, prendono in prestito la barca di un genitore e si lanciano alla volta del mare: Silvia, 15 anni e padrona della strumentazione elettronica, il fratello Daniele e il migliore amico Alvise, abile manovratore di barche, saranno coinvolti in numerose sorprese, fra cui spicca la bionda Emira, un’albanese loro coetanea braccata da un’organizzazione criminale che l’ha costretta a prostituirsi.
La passione per i viaggi e la scoperta di Maurizio Crema filtra dalle pagine, descrittive e accurate, che con efficacia parlano ai giovani adulti di ricerca, sogni, “fantasmi” e avventure. Si tratta di una storia in cui amicizia, incontri inattesi, legami profondi, coraggio e inquietudini da gestire si intrecciano con le giornate sulla barca a vela, metafora di vita, che unisce gli intenti e le singolarità dei protagonisti verso un obiettivo comune. Il tutto scorre in un linguaggio di facile comprensione ma accuratamente descrittivo, che coinvolge e parla direttamente ai ragazzi.
Oggi #inwithwind è lo slogan che accompagna la giornata mondiale dedicata al vento, la sua energia e le possibilità che ci offre per ripensare il nostro sistema in modo sostenibile. Armando Curcio Editore e Risfoglia incoraggiano le giovani generazioni ad utilizzare il vento per raggiungere i propri obiettivi, attraverso un percorso catartico. Se osserviamo la vela come un’allegoria della crescita personale e sociale, ci rendiamo conto di quanto i tre protagonisti si ritrovano a contatto con emozioni, abilità e competenze che attiveranno anche nella vita: leadership, problem solving, abilità strategiche e intelligenza emotiva sono le più evidenti. Il gioco e lo spirito di avventura si allineano a un’inaspettata fuga verso la libertà.
In fondo, parliamo di un viaggio nell’adolescenza alla costruzione del Sé, che conduce i ragazzi a raggiungere la pienezza delle loro potenzialità, in buona compagnia di protagonisti energici, freschi e riflessivi, che aiutano a interrogarsi sulla propria identità con buonumore.