Il transmediastoryteller è, innanzitutto, una figura autoriale al passo coi tempi e rappresenta un’evoluzione delle modalità narrative supportate dagli strumenti digitali. Egli inventa e sviluppa molteplici forme narrative intorno ad uno storyworld dal significato complesso, che è destinato a frammentarsi e muoversi su diverse piattaforme e a raggiungere, quindi, qualunque tipo di fruitore.
Il suo obiettivo è quello di garantire un percorso coerente alla storia parcellizzata su media differenti con linguaggi diversificati. La transmedialità si appropria delle modalità narrative classiche ma le implementa per promuovere contenuti in grado di raggiungere la più vasta platea possibile.
Il transmediastoryteller cambia la definizione di autore: è portatore di una evoluzione narrativa caratteristica della cultura partecipativa, promuove un universo narrativo complesso, nel quale le barriere tra narratore e fruitore sono meno evidenti, e il fruitore è attivo e co-ideatore dei contenuti.
La narrazione transmediale sfrutta i nuovi media in modo trasversale: dal web alla televisione, dai dispositivi mobili ai videogames, ogni messaggio contribuisce alla comprensione dello storyworld favorendo l’idea di una narrazione che integra le competenze degli autori e del pubblico. Egli non solo conosce i metodi e le formule drammaturgiche che permettono la creazione di una storia, ma sa come declinarle attraverso il linguaggio digitale. Ad esempio, acquistare familiarità con strumenti relativi al mondo della Motion Graphic (o grafica animata) può essere utile per sfruttare la possibilità di creare contenuti di tipo multimediale di facile fruizione. La creatività, in questo settore, è funzionale per la progettazione di animazioni e contenuti di impatto visivo.
L’autore transmediale si occupa di una comunicazione mirata che funzionerà se preventivamente progettata. A tal fine è necessario conoscere l’ecosistema dei media, per riuscire ad elaborare contenuti appropriati ai mezzi scelti, tenendo presenti il tema della narrazione e il target di riferimento.