Bologna Children’s book fair: un mese dopo

Bologna Children’s book fair: un mese dopo

Ad un mese dalla fiera vi raccontiamo come si è arrivati fin lì e cosa è successo in seguito…

Vi abbiamo già parlato della Bologna Children’s Book Fair, la manifestazione svoltasi il mese scorso a Bologna, interamente dedicata all’editoria per l’infanzia. Innumerevoli i paesi partecipanti, gli autori presenti, gli addetti ai lavori coinvolti in questa manifestazione che abbraccia chiunque scriva, illustri o produca libri per ragazzi.

Sicuramente c’è ancora tanto da dire su questa esperienza ricca di possibilità, incontri e occasioni per conoscere immaginari differenti, altri mondi e nuovi modelli culturali. È facile, però, parlare di ciò che è stato, descrivere le varie situazioni e i diversi contesti in cui ci si è immersi e raccontare ciò che si è visto, ascoltato o scoperto; più difficile è invece soffermarsi su come si è arrivati fin lì e cosa è successo in seguito, ovvero domandarsi quale idea abbia portato la nostra realtà a partecipare alla fiera e come questa idea sia stata effettivamente recepita dal pubblico.

Può sembrare banale ma il concetto alla base dell’impegno speso per la partecipazione è sicuramente la passione, non soltanto quella di chi orbita attorno alle dinamiche lavorative dell’Armando Curcio Editore ma anche -e forse soprattutto- quella dei giovani talenti che, formandosi all’interno dello IAC, sono riusciti, grazie alle loro competenze e alla grande creatività, a scoprirsi e a trasportare, attraverso pennelli e matite, la loro interiorità su carta, dando vita a degli universi narrativi vividi, coinvolgenti ed educativi.

La stretta collaborazione tra studenti e docenti, tutti professionisti del settore, e la sinergia tra ente di formazione, lo IAC, e la casa editrice, permettono a giovani ragazzi talentuosi di trasformare i propri sogni in realtà e di spingere la loro passione al di fuori delle aule vedendo il loro progetto prendere vita pian piano, fino alla pubblicazione. Varie sono state, quest’anno, le esperienze di giovani studenti che dalle aule dello IAC sono approdati a Bologna, alla Children’s Book Fair dove, in un piccolo stand, hanno finalmente visto realizzato il loro desiderio: vedere persone entusiaste per i loro lavori appassionarsi alle loro storie e restare colpite dalle loro illustrazioni.

Questo è ciò che ha vissuto, citandone uno tra tutti, Lorenzo Santinelli, giovane studente del corso di illustrazione dello IAC che, da allievo della docente e illustratrice Barbara Brocchi, è stato scelto per la realizzazione delle illustrazioni per il testo di “Agata, la donna cannone” dando vita ad un personaggio in grado di suscitare una vasta gamma di emozioni, dalla tenerezza all’ammirazione, capace di travolgere non soltanto i più piccoli. Il giovane Lorenzo è stato inoltre chiamato a collaborare con la scrittrice Tea Ranno per “Le ore della contentezza”, dando forma agli strambi animali che popolano la favola della cuntatrice siciliana lasciando che le linee della sua fantasia corressero di pari passo alle parole dell’autrice, incorniciandole.

Da sinistra: Lorenzo Santinelli, Barbara Brocchi, la moderatrice Monica Tappa e Tea Ranno

                              

Ad un mese dalla partecipazione all’evento e dalla presentazione degli albi illustrati da Lorenzo, delle storie di Ylenia Pietrangeli “Le avventure di Leo e Flò”, di Francesca QuinziC’è qualcuno sopra il tavolo” e di Davide CipolliniLa parolaccia”, ciò in cui possiamo credere è che altri giovani talenti continuino a coltivare l’originalità e la diversità, a provocare emozioni e a trasmettere ideali, perché ciò che esperienze come questa insegnano del modo di fare letteratura è che esso debba essere del tutto rivoluzionario, non più legato alle sole parole ma soprattutto alle immagini e allo stretto rapporto che intercorre tra di esse, ponendo l’accento sulla loro potenza evocativa.

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