COMUNICAZIONE DIGITALE: IL PIANO EDITORIALE

piano editoriale

«Il medium è il messaggio»: provocatoriamente McLuhan asserisce che la comunicazione digitale ha accentuato l’influenza del mezzo sul pensiero, a prescindere dal contenuto.

La comunicazione digitale estende a dismisura il tempo e lo spazio del processo informativo, permettendo ai membri di un’ampia ed eterogenea platea sociale di riconoscersi nell’ambito della cultura di massa.

COMUNICAZIONE DIGITAL E SOCIAL

L’interattività conduce, attraverso l’uso dei media digitali, a un’esperienza in cui l’attività cognitiva viene continuamente stimolata.

La comunicazione digital e social ha, senza dubbio, modificato il nostro modo di rapportarci alla realtà e alle altre persone.

Aprire una presenza online oggi rappresenta la chiave del successo e per farlo è necessario elaborare una strategia che individui risorse e strumenti per raggiunge determinati obiettivi.

IL PIANO EDITORIALE

Non esiste una formula perfetta per elaborare un piano di comunicazione efficiente, ma esistono alcune regole e contenuti che non possono mancare. Il primo passo, il più importante, è progettare un piano editoriale, parte integrante del piano di comunicazione.

Si tratta di un documento che contiene i contenuti da pubblicare e su quali canali digital e social, attraverso una ripartizione in mesi, settimane, giorni e ore.

Calendarizzare è un processo che semplifica l’attività di content marketing, ossia la strategia volta ad acquisire clienti tramite la condivisione di contenuti online.

Un piano editoriale serve a promuovere l’attività online e tenere sotto controllo i contenuti da pubblicare o quelli già pubblicati.

È un documento in evoluzione, uno strumento che riepiloga tutto ciò che si ha intenzione di fare per sviluppare la propria esperienza su internet, rendendola credibile.

ALCUNE BUONE REGOLE

La realizzazione di un buon piano editoriale si basa su alcuni procedimenti fondamentali:

– studio identificativo del target a cui l’obiettivo è rivolto, creando le cosiddette buyer personas, ossia identikit idealizzati del proprio cliente tipo;

– analisi dei competitor;

– declinazione di obiettivi SMART;

– progettazione della strategia da adottare e dello stile comunicativo;

– creazione dell’elenco degli strumenti che si intende utilizzare;

– pianificazione di rubriche che arricchiscano il piano editoriale;

– definizione di tempi e modalità di pubblicazione;

– valutazione attraverso check periodici per monitorare l’elenco delle attività.

È necessario tenere sempre a mente che ciò che conta davvero è adattare sempre il messaggio al contesto e avere chiaro l’obiettivo. Oggi viviamo in un mondo interconnesso che distrae ma da cui, allo stesso tempo, non è permesso dissociarsi.

 

Giulia Casilli

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